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La nuova Direttiva Case Green è un pacchetto di norme ideato dall’Unione Europea per incentivare la ristrutturazione di immobili residenziali esistenti e la costruzione di nuovi ad alta efficienza energetica.
L’obiettivo di tale direttiva è quello di incentivare la transizione energetica, riducendo le emissioni di CO2, dannose per il nostro ambiente e responsabili dei cambiamenti climatici che stiamo affrontando.
Cosa prevede la Direttiva?
Secondo il testo approvato dal Parlamento dell’Unione Europea, con 49 voti favorevoli, 18 contrari e 6 astenuti, la Direttiva Case Green prevede che tutti gli immobili residenziali rientrino in classe energetica E entro il 1° gennaio 2030, ed in classe D entro il 1° gennaio 2033.
L’obiettivo è quello di raggiungere le zero emissioni entro il 2050, per farlo è necessario ridurre i consumi energetici, incentivando interventi come l’installazione di Pompe di Calore, Caldaie a Doppia Condensazione, Pannelli Fotovoltaici e sostituzione di Infissi.
Cosa sono le classi energetiche delle abitazioni?
Le classi energetiche altro non sono che dei valori che consentono di comprendere i consumi energetici degli immobili. Vengono dunque assegnati degli indicatori che vanno da A4 (la classe energetica più performante) a G (la meno performante).
Le abitazioni più diffuse corrispondono ad una classe energetica E: si trovano un passo avanti rispetto agli immobili di classe F e G, ma ciononostante non sono ancora considerati edifici energicamente efficienti.
Gli edifici di classe D, invece, hanno un migliore isolamento termico, grazie a muri più spessi e ad una migliore coibentazione del tetto.
Che cosa cambierebbe per l’Italia?
Secondo i dati ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), su 12,2 milioni di edifici residenziali più di 9 milioni non raggiungono le performance energetiche richieste, per questo Federica Brancaccio, presidente dell’ACE, afferma la necessità di «un sistema strutturato di incentivi statali mirati e stabili».
In Italia le abitazioni in classe inferiore alla D sono circa il 74%: 34% in classe G, 24% F e 16% E. Il patrimonio edilizio italiano risulta dunque ancora inefficiente e vetusto dal punto di vista del risparmio energetico.
Considerando inoltre l’elevata dipendenza dal gas naturale, con i relativi aumenti dei prezzi, le famiglie italiane hanno speso in media 1.420€ in più rispetto al 2021, con un incremento del 65% della bolletta del gas e del 108% per quella elettrica. Basta pensare che un’abitazione in classe F, rispetto ad una G, comporterebbe un miglioramento delle prestazioni energetiche del 35%.
Avere una classe energetica più alta, dunque, si traduce anche in un maggiore risparmio in bolletta.
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Per questo abbiamo pensato a delle soluzioni complete, ma soprattutto uniche. Per aiutare tutte quelle famiglie che, assieme a noi, vogliono percorrere la strada della transizione e dell’innovazione.
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